Con la conversione in legge del Decreto Legge n. 202/2024, noto come Decreto Milleproroghe 2025, che ha fissato al 31 marzo 2025 il termine per l’obbligo di stipulazione delle polizze catastrofali da parte delle imprese, si è avviato un processo di regolamentazione più dettagliato per quanto riguarda la gestione del rischio legato agli eventi calamitosi. In data 27 febbraio 2025, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) del 30 gennaio 2025, n. 18, che rappresenta il regolamento attuativo della normativa. Tale decreto fornisce le linee guida operative per le imprese assicuratrici, stabilendo le modalità di gestione delle polizze e delineando i criteri per il calcolo dei premi.
Una delle novità principali del regolamento riguarda la definizione precisa degli eventi calamitosi e catastrofali coperti dalle polizze. Secondo il decreto, le polizze catastrofali dovranno coprire danni derivanti da alluvioni, inondazioni, esondazioni, sismi e frane. Questa definizione circoscritta permette di fare chiarezza su quali tipi di eventi naturali siano inclusi nella copertura assicurativa e quale sia la portata di rischio per le imprese. Un altro aspetto centrale del decreto riguarda la determinazione dei premi. L’articolo 4 del regolamento stabilisce che il premio delle polizze catastrofali dovrà essere calcolato in modo proporzionale al rischio. Questo significa che, oltre a prendere in considerazione la tipologia di evento calamitoso, si dovrà tenere conto della specifica ubicazione del rischio sul territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati. Inoltre, il premio sarà influenzato dalle misure preventive adottate dalle imprese per ridurre il rischio di danni, come ad esempio sistemi di protezione per la sicurezza dei beni.
In particolare, l’articolo stabilisce che una riduzione del rischio, dovuta ad azioni mirate di protezione e prevenzione, porterà a una diminuzione del premio da pagare. Tale approccio incentiva le imprese a investire in misure di sicurezza per proteggere i propri beni da eventi naturali devastanti.
Il decreto prevede inoltre che le modalità di regolazione e vigilanza prudenziale siano coordinate con l’IVASS, l’Autorità di Vigilanza sulle Assicurazioni. Quest’ultima sarà incaricata di supervisionare il rispetto delle normative in materia di assunzione dei rischi e di garanzie per le imprese assicuratrici. A tal fine, il regolamento stabilisce i limiti alla capacità di assunzione del rischio da parte delle imprese, al fine di evitare il rischio sistemico in caso di eventi catastrofici di grandi dimensioni.
Infine, il decreto include uno schema di convenzione a cui le imprese assicuratrici possono aderire anche in forma consortile, permettendo così una gestione condivisa del rischio tra più attori del settore assicurativo. Questo modello potrebbe favorire una maggiore stabilità del mercato e un’adeguata distribuzione del rischio tra le compagnie. Per cui, il regolamento del MEF rappresenta un passo importante verso la regolamentazione delle polizze catastrofali, stabilendo criteri chiari per la gestione del rischio e incentivando le imprese a proteggere i propri beni da eventi naturali. Con la scadenza del 31 marzo 2025 alle porte, le imprese sono chiamate a rispettare l’obbligo di stipula delle polizze, con l’auspicio che tale misura contribuisca a una maggiore resilienza delle aziende italiane di fronte ai disastri naturali.
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