Niente cessione in fattura e niente cessione del credito. Ancora problemi con i Bonus dell’Edilizia, che subiscono ancora un’ulteriore stretta, e questa volta il Governo, agirebbe per mettere in sicurezza i conti pubblici. Per cui, l’utilizzo dei Bonus dell’Edilizia, ed in particolare quello del Superbonus, ormai diventato del 90%, per tutti gli interventi a partire dall’1.1.2023 potrebbero essere utilizzati soltanto mediante detrazione fiscale in 10 anni successivi all’intervento realizzato. Il tutto inserito nel Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Misure urgenti in materia di cessione dei crediti) entrato in vigore contestualmente alla data del Decreto, che non ha consentito, nemmeno ad enti tipo Regioni e Province, di poter acquisire i crediti per gli interventi effettuati su immobili privati. Diversamente, il Decreto Legge anche in maniera determinante sulla soluzione dei cavilli legati alla responsabilità solidale dei cessionari. Infatti, detta responsabilità sarebbe definitivamente esclusa per i cessionari che sarebbero in possesso di tutta la documentazione relativa ai lavori realizzati. Tra le azioni in campo, quindi, da parte del Governo anche un impegno per far ripartire tutte le cessioni dei crediti ad oggi incagliate, diminuendo sulle stesse la responsabilità delle banche, e delle imprese. Grosse preoccupazioni invece per gli addetti del settore che vedono svanire una misura che ha fattto ripartire l’economia nell’era del Covid, portando un sostanziale incremento del Pil del nostro paese, facendo anche ripartire l’inflazione.
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