Come calcolare la Rendita catastale o il valore catastale di un immobile ai fini dell’imposizione dell’Imposta di Registro degli Immobili?
Il quesito è semplice, ma non sempre ha una risposta immediata, per cui per evitare dubbi proviamo a spiegarlo con dei pratici esempi.
Proviamo a verificare un calcolo di un valore catastale inerente un’ abitazione, catastalmente in categoria A (lo stesso vale anche per le categorie C/2, C/6, C/7).
Partendo dal valore della rendita catastale, che si rileva facilmente da un certificato catastale, essa va prima rivalutata moltiplicandola per il numero fisso 1,05 e rivalutandola ai fini fiscali dell’Imposta di Registro moltiplicando per il numero fisso 110 per prima casa e 120 per le seconde case..
Facciamo un pratico esempio ponendo dei valori ipotetici:
• La Rendita catastale rilevabile dal Certificato catastale è di Euro 980,00 Euro;
• Trattasi di una civile abitazione, catastalmente in classe A/2;
Facciamo subito la rivalutazione della rendita e la la rivalutazione ai fini fiscali per cui come detto avremo:
• Rivalutazione rendita : 980,00 Euro x 1,05 = Euro 1.029,00;
• Imponibile fiscale: 1.029,00 Euro x 110 = Euro 113.190,00
E se l’immobile fosse ad esempio in altra classe catastale poniamo in categoria A/10, con destinazione uffici?
• Rivalutazione rendita : 980,00 Euro x 1,05 x 60 = Euro 61.740,00 in tal caso l’indice di rivalutazione ai fini fiscali è 60.
E se l’immobile fosse ad esempio in altra classe catastale poniamo categoria C/1 e quindi ad uso di negozi, avremo:
• Rivalutazione rendita imponibile per base fiscale: 980,00 Euro x 1,05 x 40,8 = Euro 41.983,32 in tal caso l’indice di rivalutazione ai fini fiscali è 40,8.
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