CONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERI : nessun ribasso agli affidamenti diretti per servizi tecnici di ingegneria

Nessun ribasso agli affidamenti diretti per servizi tecnici di ingegneria?
nessun ribasso agli affidamenti diretti per servizi tecnici
nessun ribasso agli affidamenti diretti per servizi tecnici

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha sottolineato la necessità di reclamare che nessun ribasso agli affidamenti diretti per servizi tecnici di architettura ed ingegneria, vada applicato. Questa posizione è stata delineata in relazione ai procedimenti di affidamento diretto disciplinati dagli articoli 17 e 50 del decreto legislativo 31/03/2023 n.36, con riferimento al Nuovo Codice dei contratti pubblici.
Il CNI ha emesso una serie di considerazioni che riflettono l’importanza dell’equo compenso, sancito dall’articolo 1 della legge n.49/2023, che garantisce ai professionisti un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto. Tale principio è fondamentale nell’ambito delle procedure di affidamento diretto nel settore dei contratti pubblici.
Il Nuovo Codice dei contratti pubblici, nell’art.3 dell’Allegato I.1, definisce l’affidamento diretto come la consegna del contratto senza una procedura di gara, in cui la scelta è effettuata discrezionalmente dalla stazione appaltante o dall’ente concedente, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi stabiliti dal codice. Questo approccio, inoltre, deve rispettare i requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice.
Il CNI ha evidenziato anche le considerazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) riguardo al corrispettivo nei servizi di ingegneria ed architettura. Secondo l’Anac, l’applicazione delle nuove normative indica che le procedure di gara per l’affidamento di servizi tecnici dovrebbero essere strutturate come gare a prezzo fisso, con una competizione limitata alla componente qualitativa. Questo approccio mira a evitare l’offerta di compensi inferiori rispetto a quelli definiti dalle tabelle ministeriali.
Il CNI ha concluso che l’assenza di una procedura concorrenziale e la prevalenza del principio dell’equo compenso rendono non utilizzabile il criterio di individuazione dell’affidatario basato esclusivamente sul prezzo della prestazione. Tale pratica, oltre a indebolire le esigenze concorrenziali, risulta inefficace nell’utilizzo di una procedura centrata esclusivamente sul parametro economico.
Per cui, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha ribadito l’importanza di evitare il ribasso negli affidamenti diretti per servizi tecnici, enfatizzando il ruolo cruciale dell’equo compenso nel garantire la qualità e la sostenibilità delle prestazioni professionali.

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