Fine al criterio del Prezzo più Basso per il Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Esecuzione: Una Svolta Necessaria
Nel mondo degli appalti pubblici, la sicurezza in fase di esecuzione rappresenta un elemento cruciale, garantendo standard elevati di protezione per lavoratori e cittadini. Tuttavia, una recente controversia sollevata dall’Associazione delle organizzazioni di ingegneria e consulenza tecnico-economica (OICE) ha scosso le fondamenta dei criteri di selezione per i servizi di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione.
La questione si è innescata quando una Stazione Appaltante ha avviato una procedura negoziata senza la previa pubblicazione del bando di gara, utilizzando il criterio del prezzo più basso per l’affidamento dell’incarico di coordinamento della sicurezza. Questa decisione ha spinto l’OICE a presentare un’istanza di parere di precontenzioso, contestando l’utilizzo di tale criterio anziché quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, come prescritto dal Nuovo Codice Appalti per servizi di ingegneria e architettura di importo superiore a 140.000 euro.
L’analisi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha portato a una chiara conclusione: il criterio del prezzo più basso non può essere applicato ai servizi di ingegneria e architettura, in particolare al servizio di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, in quanto non si tratta di servizi standardizzati. L’ANAC ha ribadito che il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa è obbligatorio per servizi di questa natura, al fine di garantire la qualità e l’efficacia delle prestazioni fornite.
Questa decisione segna una svolta significativa nel settore degli appalti pubblici. Eliminare il criterio del prezzo più basso per i servizi di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione rafforza l’importanza della qualità e della competenza professionale. Invece di privilegiare un approccio basato esclusivamente sul costo, le Stazioni Appaltanti saranno ora tenute a valutare l’offerta complessiva, prendendo in considerazione fattori quali esperienza, competenze tecniche, metodologie di lavoro e qualità della proposta.
Questa nuova direttiva favorirà la selezione di professionisti qualificati e impegnati nella promozione di standard elevati di sicurezza sul luogo di lavoro. I coordinatori per la sicurezza in fase di esecuzione avranno l’opportunità di dimostrare il loro valore aggiunto oltre al mero costo dei loro servizi, incoraggiando un approccio più olistico alla valutazione delle offerte.
Tuttavia, la transizione verso il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa potrebbe presentare alcune sfide. Le Stazioni Appaltanti dovranno sviluppare procedure di valutazione più sofisticate e trasparenti, garantendo che la selezione dei fornitori sia basata su criteri oggettivi e non discriminatori. Inoltre, sarà necessaria una maggiore cooperazione tra le autorità di regolamentazione e gli attori del settore per garantire una corretta applicazione di questa nuova direttiva.
Per tutto questo, la decisione di porre fine al criterio del prezzo più basso per i servizi di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione rappresenta un passo avanti significativo nella promozione della qualità e della sicurezza negli appalti pubblici. Questa svolta riflette un impegno condiviso verso standard più elevati e una maggiore responsabilità nel garantire ambienti di lavoro sicuri e protetti per tutti i lavoratori.
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