Nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, siano esse private, siano esse inerenti parti comuni di immobili residenziali, si possono detrarre parte degli interventi effettuati.
Vediamo chi può usufruire di tali detrazioni:
1. locatari o comodatari;
2. soci di cooperative divise e indivise;
3. proprietari o nudi proprietari;
4. titolari di un diritto reale sull’immoble: usufrutto, uso di abitazione o uso di superficie;
5. imprenditori individuali, per gli immobili che non sono beni strumentali;
6. il convivente more uxorio, che non è proprietario dell’immobile da ristrutturare;
7. il familiare convivente del possessore.
Vediamo in cosa consiste l’agevolazione:
• le spese inerente lavori su immobili propri o su parti comuni da suddividere fra i soggetti che hanno realizzato la risttrutturazione;
• le spese di cui al punto precedente e con riferimento al solo anno di effettuazione del bonifico per il pagamento;
• l’agevolazione può essere detratta annualmente;
Ma quali sono le spese detraibili:
A. Il 36%, delle somme per lavori di ristrutturazione pagate dall’ 1° gennaio 2018, con un limite massimo di 48.000 euro, per una delle unità immobiliari;
B. Il 50% delle somme per lavori di ristrutturazione pagate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017, con un limite massimo di 96.000 euro per una delle unità immobiliari.