In Edilizia i parapetti composti da balaustre in vetro, devono essere anti caduta nel vuoto, e molti costruttori e produttori, dandone una lettura superficiale, propongono prodotti che indipendentemente dall sistema di fissaggio, sono certificati secondo la UNI EN 12600:2004 in classe 1B1. Non è così, infatti la La UNI 7697 testualmente prevede che “Nel calcolo e nella scelta della composizione delle lastre se ne devono considerare le dimensioni e il metodo di ancoraggio.”
Molti produttori di accessori verificano, tramite calcoli strutturali e/o test di laboratori, che l’accessorio non
collassi alla prova di impatto (peraltro non sempre applicando quella di 600J), ma attenzione:
così facendo, verificano solo l’accessorio non il “sistema balaustra”. Cioè distribuiscono gli accessori come se bastasse il loro
semplice utilizzo per rendere a norma qualunque tipo di applicazione nel suo insieme.
Non è così, in tale modo, fornendo gli accessori certificati estrapolati dal contesto vetrario e dal vincolo reale di applicazione,
senza peraltro specificare chiaramente quali sono i limiti di impiego, demandano l’obbligo di verifica all’installatore o al
progettista.
La UNI 7697 cita testualmente che:
“Nel calcolo e nella scelta della composizione delle lastre se ne devono considerare le dimensioni e il metodo di ancoraggio.” Per cui non basta solo utilizzare un vetro di classe 1B1 per la conformità della balaustra, visto che questo sarebbe vero se lo stesso vetro fosse posto in opera su un telaio che lo delimita nei suoi quattro lati. Nel caso di una balaustra che non riporti tale stato progettuale invece vanno verificati: il sistema dei vincoli, le condizioni di carico ed anche le eventuali dimensioni dei vetri utilizzati.
Un parapetto risulta a norma se garantisce la resistenza alla spinta orizzontale da 300 kg/m, sul bordo superiore del vetro (a circa mt 1,10) dal piano di camminamento”.
Pr cui il Cerrtificato di conformità, deve essere una dichiarazione in cui risulti chei parapetto sia conforme CLASSE 1B1 testato secondo la norma UNI 769/2015 , che l’analisi è stata condotta in modo conforme a quanto riportato nel Lato prescrizioni del D.M.I. del 14.01.2008 e della Circolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti n° 617 del 2.2.2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 47 del 26/02/2009 suppl. Ordinario n° 27 che le fasi di analisi siano state condotte in accordo alle disposizioni normative vigenti e che sia stata effettuata la prova di impatto, rilevabile da un rapporto di prova emesso da un istituto certificato.
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