Un’importante rivoluzione normativa nel panorama dell’edilizia è stata introdotta con il Decreto Legge 76/2020, noto anche come Decreto Semplificazioni, e la modifica al comma 2-ter dell’articolo 5 del Decreto Legge 28 maggio 2004, n. 136. Queste modifiche hanno portato a un significativo cambiamento nelle procedure coinvolte nel settore, con particolare attenzione alle attività svolte dal Genio Civile.
Una delle modifiche più rilevanti è stata l’abolizione della denuncia e del deposito al Genio Civile degli elaborati strutturali dei progetti riguardanti lavori pubblici, finanziati al 50% da fondi pubblici. Prima di questa modifica, gli operatori dell’edilizia e le Stazioni Appaltanti erano tenuti a presentare una denuncia delle opere strutturali e a depositare i relativi elaborati presso il Genio Civile prima di avviare qualsiasi lavoro. Questo procedimento, però, è stato eliminato, semplificando notevolmente le fasi preparatorie dei progetti.
In aggiunta, il Decreto ha anche abolito l’autorizzazione sismica del Genio Civile per le opere strutturali. Prima di intraprendere lavori che coinvolgessero aspetti sismici, era necessario ottenere l’autorizzazione da parte del Genio Civile. Questo passo è stato eliminato, riducendo ulteriormente la burocrazia associata alle procedure pre-lavoro.
È interessante notare che queste modifiche non riguardano tutti i tipi di lavori, ma sono mirate specificamente alle opere strutturali, inclusi i lavori pubblici. Il Decreto Legge 76/2020 aveva già semplificato le procedure, eliminando il deposito delle strutture previsto dall’articolo 93 del Dpr 380/2001 e il rilascio dell’autorizzazione sismica previsto dall’articolo 94 dello stesso decreto.
Il Responsabile del Procedimento, in base al Decreto Legge 76/2020, è ora responsabile di assolvere alle procedure di denuncia, deposito e rilascio di autorizzazione sismica. Questo avviene attraverso la validazione del progetto, un’operazione che non solo verifica la conformità del progetto agli obiettivi, ma attesta anche la conformità del progetto alle normative vigenti. Inoltre, il Nuovo Codice Appalti, con il comma 3 dell’articolo 42, ha ulteriormente consolidato questa pratica, ribadendo che la verifica per la validazione del progetto accerta la conformità del progetto e assolve a tutti gli obblighi di deposito e autorizzazione per le costruzioni in zone sismiche, oltre alla denuncia dei lavori all’ufficio del genio civile.
Questi cambiamenti normativi, efficaci dagli inizi del 2023, hanno lo scopo di semplificare le procedure nel settore edilizio, accelerando l’avvio dei lavori e riducendo la complessità burocratica. La collaborazione tra il Genio Civile e gli operatori dell’edilizia diventa quindi più snella, facilitando lo sviluppo di progetti e l’implementazione di interventi strutturali in tutto il territorio italiano.
Riportiamo, di seguito, il comma 3 dell’articolo 42 (Verifica della progettazione) del Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36:
“La verifica accerta la conformità del progetto alle prescrizioni eventualmente impartite dalle amministrazioni competenti prima dell’avvio della fase di affidamento e, se ha esito positivo, assolve a tutti gli obblighi di deposito e di autorizzazione per le costruzioni in zone sismiche, nonché di denuncia dei lavori all’ufficio del genio civile. I progetti, corredati della attestazione dell’avvenuta positiva verifica, sono depositati con modalità telematica interoperabile presso l’Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.”
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