Il Coordinatore per la Sicurezza è una figura necessaria per la gestione della sicurezza all’interno delle lavorazioni che si svolgono all’interno dei cantieri mobili e temporanei. In quanto soggetto della sicurezza normato dal maggiore riferimento normativo in materia, il D.Lgs 81 del 2008, il Coordinatore ha dei compiti ben precisi in fase di progettazione del cantiere (CSP) e in fase di esecuzione dei lavori (CSE), ragion per cui sono a lui richiesti dei requisiti professionali e formativi che certifichino la sua preparazione. Tali requisiti sono indicati dall’articolo 98 comma 1 del suddetto decreto e sono riconducibili a titoli di studio (come lauree e diplomi nelle discipline affini all’edilizia) combinati a requisiti di esperienza diretta di lavoro nel settore dell’edilizia, ma il requisito per eccellenza è l’abilitazione ottenuta dopo aver superato un corso di 120 ore sulle tematiche della sicurezza nei cantieri. Tuttavia, quest’ultimo requisito va mantenuto nel tempo frequentando un apposito corso di aggiornamento di 40 ore per coordinatore della sicurezza. Ma come funziona questo corso? Quali sono le sue caratteristiche e, soprattutto, quali le conseguenze del mancato aggiornamento? Scopriamolo insieme nel nostro approfondimento dedicato.
Quanto dura l’attestato di coordinatore della sicurezza?
Secondo la normativa l’attestato di coordinatore della sicurezza, ottenuto al seguito del corso abilitante di 120 ore, ha una durata di 5 anni, trascorsi i quali deve essere obbligatoriamente aggiornato. Capire come calcolare il quinquennio entro il quale effettuare l’aggiornamento è semplice:
● La prima volta i 5 anni vanno conteggiati a partire dalla data di conseguimento dell’attestato del corso di 120 ore;
● Le volte successive, si calcoleranno a partire dalla data di conseguimento dell’attestato dell’ultimo corso di aggiornamento.
Le caratteristiche del corso di aggiornamento
Il corso di aggiornamento per coordinatore della sicurezza ha una durata di 40 ore e i suoi contenuti sono stabiliti dalla normativa. Il suo scopo è aggiornare tutti gli argomenti, le nozioni e i concetti acquisiti durante il corso di 120 ore, prestando particolare attenzione all’evoluzione del quadro normativo attualmente in vigore in Italia e in europa in campo di sicurezza sul lavoro e di edilizia, fino ad approfondire le responsabilità civili, amministrative e penali e il relativo sistema sanzionatorio in caso di inadempienze.
In un buon corso di aggiornamento non potranno mancare gli approfondimenti di natura tecnica, legati all’organizzazione e alla gestione in sicurezza delle lavorazioni in cantieri e allo studio dei rischi specifici che caratterizzano questo ambiente di lavoro, ad esempio:
● rischi di caduta dall’alto;
● rischio elettrico e da scariche atmosferiche;
● rischi tipici di scavi e demolizioni;
● rischi connessi all’utilizzo di macchine ed attrezzature;
● rischi chimici, fisici, biologici ecc.
Per ciascuno di questi rischi, e per ogni altro tipo di rischio presente in cantiere, il Coordinatore dovrà conoscere tutto ciò che prevede la normativa e le rispettive norme tecniche di riferimenti per quanto riguarda l’individuazione, la valutazione, la gestione del rischio, incluse le caratteristiche dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e collettiva (DPC).
Inoltre, è opportuno che il corso di aggiornamento contenga approfondimenti sulle modalità e le tecniche di redazione e gestione della documentazione tipica dei cantieri, nonché sulle tecniche di comunicazione migliori per interfacciarsi in modo efficace sia con le aziende e i lavoratori, che con i committenti o i progettisti.
Come si svolge l’aggiornamento?
Ci sono diversi modi in cui è possibile svolgere l’aggiornamento, la normativa prevede, ad esempio, che la formazione possa essere effettuata “accumulando” le 40 ore poco alla volta partecipando a convegni, seminari o eventi formativi di durate inferiore.
Tuttavia, la soluzione più efficace, nonché la più scelta dai professionisti del settore, è la frequenza di corsi di aggiornamento di 40 ore che rispettano le disposizioni dell’Allegato XIV del D.lgs 81, i quali sono validi, ai sensi dell’Accordo tra Stato e Regioni del 7 luglio 2016, anche se svolti in modalità e-learning, ovvero tramite lezioni accessibili 100% online.
Specifichiamo che, per essere validi, tutti gli eventi formativi sopra indicati devono essere organizzati da soggetti formatori autorizzati e in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.
Che succede se non si aggiorna l’attestato?
La mancata frequenza del corso di aggiornamento, o il mancato raggiungimento di 40 ore di aggiornamento complessive (nel caso si scelga di frequentare seminari e convegni), comporta la sospensione dell’abilitazione a svolgere il ruolo di coordinatore.
Questo vuol dire che, il coordinatore che non aggiorna il suo attestato entro 5 anni, non può conseguire nuovi incarichi di coordinatore o continuare a svolgere eventuali incarichi già in essere.
Tuttavia, per porre rimedio a questa situazione, basterà assolvere l’obbligo formativo frequentando il corso di aggiornamento. In questo modo, portate a termine le ore previste, sarà possibile tornare a svolgere le mansioni di coordinamento sia in fase di progettazione che di esecuzione.
Curiosità
Il Corso di aggiornamento di 40 ore per Coordinatore della sicurezza è valevole, ai sensi della normativa, anche per l’aggiornamento di 40 ore previsto per il RSPP e viceversa. Ciò vuol dire che se un professionista si trova nella condizione di ricoprire entrambi i ruoli, basterà un solo corso per aggiornare simultaneamente entrambe le abilitazioni.