Il radon è un gas radioattivo inodore e incolore spesso si trova nelle nostre case ed è molto pericoloso se inalato Il radon è classificato come elemento cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. E’ un gas che dal suolo penetra all’interno degli edifici , soprattutto per la differenza di pressione tra questi e l’ambiente circostante chiamato: effetto camino. Quindi colpisce in superficie, dove la concentrazione del radon diminuisce con l’altezza dal suolo, a tal fine bisogna fare molta attenzione alle cantine e ai locali sotterranei e seminterrati. La prevenzione, diventa l’unica arma per poterci proteggere ed arginare gli effetti collaterali. Difatti, applicando anche solo dei semplici interventi di risanamento come ad esempio la posizione dei locali, la scelta dei materiali da costruzione, la pianificazione dei passaggi di condotte dal terreno, l’isolamento termico e il sistema d’aerazione, si può porre rimedio a tale gas. Mentre per gli edifici già esistenti, vanno attuati degli interventi di bonifica. Le tecniche sono varie, come la sovrappressione degli ambienti e l’aspirazione dell’aria dai pavimenti, con un’intercapedine o con apposite canaline, e dal sottosuolo, con un pozzetto o con tubi di drenaggio. Infatti si agisce depressurizzando il suolo, o pressurizzando l’edificio. Nel primo caso, si forma una depressione che raccoglie il gas e lo manda verso l’esterno, mentre nel secondo caso, si evita la risalita del radon dal suolo. Ovviamente per poter effettuare la rilevazione ci sono appositi strumenti detti dosimetri. Infine, sapendo che i locali a rischio sono scantinati, taverne e stanze al piano terreno, prestare attenzione se i pavimenti o le pareti a contatto con il terreno sono sgretolati, oppure costruiti con tufo, pozzolane o granito .Infine in base a queste valutazioni, tutti gli Stati membri dell’UE, tra cui l’Italia, sono obbligati a dotarsi di un “piano nazionale radon” entro il 6 febbraio 2018. Il piano dovrà comprendere tutte le disposizioni di legge e attuative necessarie per adeguarsi all’ultima direttiva UE in materia.
Leggi anche: