Sul mercato vi sono vari tipi di forno, il primo è quello a vapore ed ha la funzione di riscaldare l’acqua, prelevata da un serbatoio oppure direttamente dall’impianto idrico, portandola ad ebollizione, e la immette all’interno della camera di cottura, mantenendola calda tramite una ventola . Le dimensioni dei forni a vapore per il nostro uso domestico in genere sono limitate rispetto a quelli tradizionali: hanno le dimensioni di un forno compatto, di 50-60 cm di larghezza e 35-45 di altezza. Essi abbinano alla funzione di cottura a vapore, la normale cottura a convezione (aria forzata). Questo consente di eseguire cicli di cottura combinati (convezione + vapore) per sopperire al difetto principale dei forni a vapore ,ovvero quello di non poter raggiungere temperature superiori a 100 gradi. Essi non consentono di arrostire i cibi, ma a qualità del forno a vapore è appunto quella di preservare ed esaltare il sapore dei cibi, senza alterare le proprietà organolettiche dell’alimento. Per ottenere il massimo, possono sigillarsi i cibi sottovuoto, er cui il prodotto si cuoce in maniera uniforme. I forni in commercio sono abbinati ad un cassetto per il sottovuoto, un apparecchio con un costo che parte da 1.500 euro. Ovviamente essi sono forni professionali talvoltao costosi, è non sempre alla portata di tutti. Per risparmiare il sottovuoto può essere sostituito da una buona macchina per il sottovuoto, con risultati semiprofessionali e costi a partire dai 100,00 euro. Essa può essere abbinata ad un Roner, il Roner è un termostato digitale sofisticato che permette di cuocere a bagnomaria ad una temperatura costante e con l’acqua identica in tutto il recipiente.
Il Roner, consente di controllare la cottura del sottovuoto a bassa temperatura, tra 5C° e 100 C°. La cosa importante è quello di effettuare il sottovuoto per cuocere le pietanze. Il costo si aggira intorno ai 180,00 euro in base al modello scelto.