Il radon è un gas nobile radioattivo immesso nell’aria e proveniente dal decadimento dell’uranio presente nelle rocce, nel suolo e nei materiali da costruzione. Questo gas è inodore, incolore e insapore, il che lo rende non percepibile dai sensi umani, tuttavia può essere inalato ed è pericoloso per la salute.
Gli edifici più a rischio sono quelli costruiti sui terreni di origine vulcanica o molto permeabili e che utilizzano materiali da costruzione come il tufo, le pozzolane, i graniti. Il livello di radon raggiunto negli edifici dipende da moltissimi fattori, come il tipo di edificio e il numero di ricambi d’aria, che a sua volta dipende dal grado di ventilazione naturale o artificiale. L’Italia è un Paese a rischio, anche se la situazione cambia moltissimo di zona in zona.
Quali sono le zone italiane con il rischio radon più elevato?
A differenza di altri paesi europei, dove la legge fissa determinati livelli di concentrazione del radon che non devono essere superati sia negli ambienti lavorativi che nella case, in Italia la popolazione non può dirsi del tutto tutelata.
C’è un Decreto Legislativo che tutela dall’esposizione al rischio radon nei luoghi di lavoro, ed è presente anche un Piano Nazionale Radon (PNR) che coordina azioni aventi lo scopo di ridurre il rischio di tumore polmonare connesso all’esposizione al gas radon e ai suoi prodotti.
Le azioni prevista dal PNR sono:
– valutare il rischio;
– mappare la concentrazione del gas e identificare gli edifici che registrano la maggiore presenza di gas radon;
– identificare sistemi per prevenire e ridurre la formazione di gas radon negli edifici;
– informare la popolazione;
– formare gli addetti;
– emanare normative per le abitazioni e i gruppi di lavoro.
Come eliminare il gas radon?
Se si abita o si lavora in edifici ritenuti a rischio di esposizione al gas radon, si consiglia di fare una misurazione della concentrazione di tale gas all’interno dei diversi ambienti. Dopo aver accertato la presenza del radon in quantità potenzialmente pericolose, è importante procedere con la bonifica dell’edificio.
Per farlo, è possibile procedere in molti modi:
● depressurizzazione del terreno;
● aerazione degli ambienti;
● aspirazione dell’aria interna, specialmente in cantina;
● pressurizzazione dell’edificio;
● impermeabilizzazione del pavimento;
● sigillatura di crepe e fessure;
● isolamento di porte comunicanti con le cantine;
● ventilazione forzata del vespaio.
operando sugli aspetti precedentemente riportati si può ridurre drasticamente la presenza di gas radon e conseguentemente il rischio di incorrere in gravi patologie. Murprotec, azienda leader nel settore da molti anni, mette a disposizione soluzioni innovative da personalizzare in base alle esigenze dei suoi clienti a seguito di un sopralluogo gratuito. La soluzione più efficace proposta da Murprotec per eliminare il gas radon è l’installazione dell’impianto CTA: un sistema adibito a migliorare la qualità dell’aria, che consente di ottenere un ambiente più sicuro e sano per tutta la famiglia e, in particolare, per i più piccoli.
Scegliendo l’impianto CTA4 si fa affidamento su un dispositivo dotato di un filtro ePM1 60% (secondo la normativa ISO16890) il quale ostacola l’ingresso della maggior parte degli agenti patogeni dispersi nell’aria e che potrebbero nuocere alla salute.
Il sistema CTA è in grado inoltre di mettere in leggera sovrapressione tutta l’abitazione non consentendo la volatilità del Radon, ma favorendone la sua espulsione verso l’esterno.