Facendo un esempio pratico su come funzionano le due soluzioni a scelta del proprietario, ovvero cessione del credito o per la detrazioni irpef, c’è la possibilità di realizzare un cospicuo utile dalle due scelte, Vediamo come:
A) Cessione del credito: in questo caso il proprietario o avente causa dei diritti sull’immobile da ristrutturare, cede il credito ad una società o ad un istituto bancario come previsto dalla vigente normativa. In questo caso, il proprietario o avente causa dei diritti sull’immobile, anticipa le spese per progettazione, lavori etc, partendo dagli incarichi ai professionisti per la presentazione di titoli edilizi, progettazione, direzione lavori, collaudi ed altro, nonché anticipa le spese dei lavori, per poi recuperare tali spese mediante la cessione del credito, mediante il quale gli sono riconosciuti dall’istituto bancario o altra società tali crediti. La normativa permette il rimbosrso del 110% di dette spese, prevedendo appunto costi di ammortamento dell’anticipazione fatta dal proprietario o avente causa dei diritti sull’immobile. Attualmente alcuni istituti bancari acquisiscono i crediti da superbonus 110% ad un prezzo anche del 105%, questo significa che un 5% viene lasciato al proprietario per l’anticipazione effettuata. Per cui su un ammontare di spese e lavori di Euro 50.000, cedendo il credito al 105% , rimarrà al proprietario un utile del 5% pari a Euro 2.500;
B) Detrazioni irpef : viene attuata direttamente dal proprietario o avente causa dei diritti sull’immobile, il quale fa sempre fronte alle spese suddette nel caso a) (es. progettazione, direzione lavori, lavori etc) ma le porta poi direttamente in detrazione tali importi dal proprio documento di dichiarazione dei redditi. Questi ricordiamo che sono ammortizzabili in 5 annualità, per cui la detrazione è praticabile nella presentazione del modello 730 per 5 anni. In questo caso però, il proprietario o avente causa dei diritti sull’immobile, paga il 100% delle spese scaricando il 110% dell’importo di tutte le spese. Si profilerebbe a tal punto, per il proprietario o avente causa dei diritti sull’immobile, un utile del 10% che in 5 anni sarebbe un utile del 2% per ogni anno. Facendo un esempio pratico a fronte di spese per lavori di Euro 50.000 per il 110% , il proprietario potrà avere un utile del 10% ovvero Euro 5.000 da portare in detrazione che diviso i 5 anni sono pari a Euro 1.000 all’anno. Un utile di tutto rispetto di cui si può godere in modo diretto.
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