SUPERBONUS: cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura

Cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura per il Superbonus e non solo
cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura
cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura

Superbonus, ora la cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura. Il panorama normativo italiano relativo ai bonus edilizi è soggetto a significative modifiche con l’introduzione del Decreto Legge del 29 Marzo 2024, che porta il titolo “Decreto-legge recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria”. Questo decreto introduce una serie di limitazioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi, in risposta ai dati Istat che hanno evidenziato un impatto negativo di tali bonus sul deficit di bilancio del 2023.
L’articolo 4 del Decreto Legge impone una sospensione dell’utilizzabilità in compensazione dei crediti da bonus edilizi per coloro che hanno iscrizioni a ruolo per imposte erariali e relativi accessori per importi superiori a euro 10.000, già decorso il trentesimo giorno dalla scadenza dei termini di pagamento, senza provvedimenti di sospensione o decadenza dalla rateazione. Questa misura mira a limitare l’utilizzo dei crediti per compensare debiti fiscali in presenza di situazioni di morosità.
L’articolo 3, invece, riguarda la trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili fiscamente. Soggetti che sostengono spese per interventi di efficientamento energetico e antisismici devono trasmettere informazioni dettagliate alle autorità competenti, incluso l’ENEA e il Portale nazionale delle classificazioni sismiche. La mancata trasmissione di tali dati comporta sanzioni amministrative significative o la perdita dei benefici fiscali.
Il punto più significativo del Decreto Legge è probabilmente l’articolo 2, che elimina le remissioni in bonus ed i ritardi di comunicazioni con sanzioni pecuniarie. Questa modifica indica un’intenzione di ridurre le agevolazioni fiscali e di semplificare il sistema normativo, eliminando le concessioni e le sanzioni relative alla comunicazione ritardata di informazioni.
Infine, l’articolo 1 ribadisce le condizioni sotto cui è consentita la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi nelle aree sismiche di categoria 1, 2 e 3. È necessario che sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo o che siano già iniziati i lavori, con un accordo vincolante tra le parti e un acconto versato, se necessario. In assenza di tali condizioni, la cessione del credito e lo sconto in fattura non sono consentiti, ma rimane la detrazione negli anni previsti.
Questo decreto rappresenta un tentativo da parte del governo italiano di bilanciare l’incentivazione degli interventi edilizi con la necessità di contenere il deficit di bilancio e di semplificare il sistema normativo. Tuttavia, le limitazioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura potrebbero influenzare la capacità dei cittadini e delle imprese di accedere a questi benefici fiscali, soprattutto in un contesto economico già difficile.
Il Decreto Legge del 26 Marzo 2024 introduce significative restrizioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi, in risposta all’impatto negativo di tali incentivi sul deficit di bilancio. Tali misure sono volte a garantire una maggiore trasparenza e controllo nell’utilizzo dei bonus edilizi, ma potrebbero avere implicazioni sul settore edilizio e sull’economia nel suo complesso. La loro efficacia e il loro impatto saranno oggetto di monitoraggio e valutazione nel tempo.

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