Qualora si dovesse perdere il beneficio di prima casa (spesso succede poiché il possessore rivende l’immobile acquistato con detti benefici prima dei cinque anni) previsto dalla vigente normativa, quali sono le conseguenze sotto l’aspetto finanziario, in particolare per la maggiore imposta di registro da pagare?
Bisogna calcolare che alle imposte minori pagate, vanno aggiunte le altre imposte, risparmiate al momento della compra-vendita.
Facciamo, a tal proposito, esempio pratico, prendiamo come esempio pratico una compravendita tra privati, e i cui dati finanziari di esempio sono i seguenti:
– acquisto di un immobile per l’importo di euro 135.000, valore che va preso in considerazione per il pagamento delle imposte in funzione del valore catastale dell’immobile.
In particolare, se consideriamo, per detto immobile una rendita catastale pari a 750 euro, dobbiamo verificare l’esatto valore catastale . Lo stesso si calcola nel seguente modo : euro 750 x 115,50 (coefficiente di rivalutazione 1,05 x coefficiente 110) = 86.625
In tal caso l’imposta dovuta all’atto della compra-vendita senza benefici per prima casa era:
• Imposta di registro: 9% dell’importo come sopra calcolato di euro 86.625= Euro 7.796,25
Pertanto in caso di perdita dei benefici della prima casa sono da pagare: la differenza di Euro 7.796,25 – 1732,50 importo pagato per godimento del beneficio pari a Euro 6.063,75 + 30% x 6.063,75 = 7.882,87.
Leggi anche: EDILIZIA: le imposte per l’acquisto di una prima casa da un’impresa. oppure EDILIZIA: quali sono le imposte ridotte per l’acquisto della prima casa? o anche EDILIZIA: il bonus mobili ed elettrodomestici per il 2020.